Quando ho chiesto a Mara di scrivere una sua breve presentazione per questo blog, dopo pochi attimi, mi ha risposto che non era necessario perché desidera da sempre rimanere nell’ombra e affidare le sorti dei suoi dipinti agli amici.
Penso che l’unico modo per descrivere quest’artista sia questa bellissima poesia di Cesare Pavese.
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta
saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto, mi sento più forte
che il mio corpo accompagna il mattino.
Son lontani i mattini che avevo vent’anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni sasso e le strisce di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo-una donna padrona di se stessa.
La magra bambina che fui si è svegliata da un pianto durato per anni:
ora è come quel pianto non fosse mai stato.
E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore- perfino i bambini.
Questo corpo vestito di un rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me
scivolare gli sguardi
e saprò d’esser io: gettando un’occhiata
mi vedrò tra la gente.
Ogni nuovo mattino,
uscirò per la strada cercando i colori.
Ringrazio quest’incontro,
per farmi vivere con i suoi quadri momenti preziosi di vita.